Oggi è il giorno dedicato alle mamme. Penso a tante donne cui la mia esistenza ha tratto ispirazione.
Penso alla mia di madre.
Penso alle tante madri che incontro nel mio lavoro.
Ci sono donne straordinarie che fanno della propria esistenza una vocazione alla maternità.
Io le ammiro.
Penso alle molte madri affidatarie che ho conosciuto, donne forti, in grado di allungare il tavolo della convivialità e le braccia per gli abbracci con prolunghe che rassicurano i cuori.
Penso alle tante madri adottive che conosco, che hanno lottato e atteso e hanno riconosciuto i propri figli e sono andati a prenderli in posti lontani.
Da loro imparo che la costellazione della maternità è ampia come tutte le storie del mondo, che questo tipo di relazione, quello tra una madre e i propri figli, trapassa l’esperienza, pur sempre straordinaria, della gestazione.
La maternità, quella più pura, è un dono per l’umanità, arricchisce il mondo, crea legami, ripara, offre base sicura e attaccamento buono.
Ci sono donne chiamate ad offrire questo splendido esempio al mondo, intendiamoci, non tutte sono chiamate a farlo e va bene così.
Si può sfatare il mito che una donna realizza se stessa solo nella maternità, di questo ci occuperemo prossimamente.
Oggi è la festa della mamma, gli auguri a chi si fregia di questo appellativo.
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