Diverse sono le aree investite dalla diagnosi di infertilità per una persona.
In un mio intervento di qualche mese fa le ho così raggruppate:
Io lo immagino come il precipitato di tutte le nostre esperienze e decisioni di copione, dei desideri e dei divieti, dei permessi e dei doveri, dell’essere del saper essere e del voler essere.
La sommatoria di tutta la storia di noi che riusciamo a contenere con aspetti impliciti (o inconsci) ed espliciti (o consci).
In esso si trovano valori ma anche stili di attaccamento.
Non è la semplice somma dell’uno più l’altro. L’Io e il Tu generano un terzo elemento nella sua unione: la coppia stessa.
Questo generare il noi può avere luogo perché esiste uno spazio metafisico, in cui la coppia viene a crearsi, una specie di pelle dentro la quale la coppia risiede e oltre la quale esiste il mondo esterno.
Questa pelle è importante che sia permeabile, perché ciò che è esterno possa penetrare, e anche impermeabile, perché gli elementi esterni possano essere tenuti fuori.
Questa pelle può essere più o meno elastica, perché si possa adattare a tutti i cambiamenti cui, nell’arco della vita, la coppia è soggetta.
Questa membrana, che abbiamo definito come spazio metafisico della coppia, ha funzioni di contenimento, di conservazione, di individuazione e di collegamento verso uno spazio personale condiviso che supporti la carica libidica.
Le funzioni della coppia, infatti, sono: «generare amore, promuovere speranza, contenere il dolore, pensare». (Meltzer e Harris)
La famiglia, nella sua espressione di sistema emozionale e nello sviluppo del suo ciclo vitale, è composta da interazioni sia verbali sia analogiche che coinvolgono gli adulti ovvero il marito, la moglie e la loro coppia, l’insieme dei figli, quello dei genitori e quello dei fratelli.
Essa è «un sistema autocorrettivo stabilmente collegato, tendente alle all’omeostasi».
Questo significa che le famiglie sono come organizzate da una sorta di tendenza a mantenere lo status quo, grazie a regole di interazione e di comunicazione più o meno rigide e prevedibili.
Nel suo ciclo vitale ci sono eventi normativi e eventi paranormativi.
Lo stesso Dio che disse: “Non è bene che l’uomo sia solo” (Gn 2,18) e che “creò all’inizio l’uomo maschio e femmina” (Mt 19,4), volendo comunicare all’uomo una certa speciale partecipazione nella sua opera creatrice, benedisse l’uomo e la donna, dicendo loro: “Crescete e moltiplicatevi” (Gn 1,28). Di conseguenza la vera pratica dell’amore coniugale e tutta la struttura della vita familiare che ne nasce tendono, senza trascurare gli altri fini del matrimonio, a rendere i coniugi disponibili a cooperare coraggiosamente con l’amore del Creatore e del Salvatore che attraverso di loro continuamente dilata e arricchisce la sua famiglia.
Gaudium et Spes, N.50
È uno degli aspetti più peculiari che più caratterizza la coppia. Potrebbe venire a rappresentare il luogo del disagio della ferite dell’infertilità.
Quella comunione dei corpi con le anime può essere svuotata dei suoi significati profondi.
Questo svuotamento tuttavia può aprire a nuove ricostruzioni di senso.
Uno degli aspetti che ci definisce come persone è l’appartenenza alla comunità in cui nasciamo e quella che, in base alle diverse fasi di vita, decidiamo di abitare.
L’appartenenza può essere vissuta come rassicurante o intrusiva.
Può essere rassicurante sapere che ho un amico, un tutor, un prete con cui parlare o estremamente difficoltoso sapere che ho un vicino di casa, uno zio che mi chiede come mai non “facciamo figli”.
Ci influenzano e lo abbiamo visto all’inizio, più di quanto immaginiamo.
Nella sfera sociale possono essere proiettati o rintracciati aspetti di noi che non abbiamo elaborato.
Penso soprattutto a quegli aspetti della società che rendono la fragilità irracontabile: una malattia, la sterilità, un dolore, un difetto fisico.
La diversità o divergenza richieste per elaborare il proprio vissuto rappresentano un lavoro emotivo, cognitivo e strutturale profondo.
Per tutte queste ragioni, una persona o una coppia che vivono queste difficoltà possono trovare grande giovamento da un percorso di psicoterapia, che può essere sostenuto insieme o individualmente, in base alle esigenze dei membri della coppia stessa.
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