Analisi Transazionale
L’estate addosso
di Francesca Di Sipio e Federica Vellante
risposte fisiologiche, psicologiche e sociali a questa lunga estate italiana

di Francesca Di Sipio e Federica Vellante
risposte fisiologiche, psicologiche e sociali a questa lunga estate italiana
Il caldo dà alla testa, ce lo diciamo, soprattutto in questi prolungati giorni di caligine.
Come spesso accade, dietro al comune sentire si stipano verità scientifiche profonde.
La stagionalità e la diversa esposizione alla luce, infatti, possono essere un fattore di rischio importante rispetto a peggioramenti e acutizzazioni nelle patologie psichiatriche, con conseguenti accessi in pronto soccorso e ospedalizzazioni nei soggetti psichiatrici (Aguglia A, et al. 2016).
Anche l’andamento ritmico delle stagioni si associa a caratteristiche cliniche specifiche ed ha un ruolo importante nella psicopatologia di disturbi psichiatrici, in particolare del disturbo bipolare nelle sue forme cliniche conclamate e più o meno sfumate, ma comunque correlate. Infatti è noto come la variazione del periodo di esposizione alla luce ha influenza in presenza di una diagnosi bipolare.
In tale direzione la presentazione clinica di una data patologia psichiatrica va considerata anche rispetto alla fase stagionale, per prevenirne la riacutizzazione e mirare a programmi di psicoeducazione specifici.
Non si tratta solo di un fattore ambientale, ma di una importante caratteristica che deve essere presa in considerazione nella presentazione clinica di una fase maniacale in modo particolare (Aguglia A, et al. 2016; 2017.)
E questo vale per ogni “disagio” che una persona con problema psichiatrico diagnosticato o meno può portarci.
La questione è proprio quella di ammettere l’esistenza di un problema PSI anche quando non sarebbe ammissibile, per via dei nostri parametri culturali e formali, in particolare in una stagione in cui il trend a volte unico ed esclusivo è distrarsi.
L’estate, infatti, per tutti, quindi non solo per quanti hanno una diagnosi psichiatrica, rappresenta il periodo in cui le nostre abitudini subiscono molti cambiamenti e questi talvolta, in un modo strisciante e sottile, possono risultare egodistonici rispetto al benessere individuale.
Il mare o la montagna, le serate con gli amici a cena fuori, l’interruzione di attività fisica, il cambio di alimentazione o degli orari dei pasti, magari mentre continuiamo a sostenere il nostro quotidiano menage lavorativo o di impegni di studio e domestici possono rappresentare anche fattori di stress.
Si può pertanto verificare che il nostro corpo ci richieda di ripristinare un’omeostasi in cui vengano ristabilite quelle piccole e corrette abitudini che rendono la nostra vita armonica e non per questo meno intensa.
Penso all’orario della sveglia, al riposino pomeridiano, ad un pasto corretto nonostante stiamo sotto l’ombrellone, ad una corretta idratazione, alla composta esposizione ai raggi del sole.
Il sole è un nostro grande amico, basti pensare a tal proposito alla terapia della luce, si sa però che un’eccessiva esposizione ad esso può generare non solo ustioni e macchie alla pelle, ma anche squilibri fisiologici.
La fisiologia del nostro corpo e della nostra mente, infatti, è influenzata dalla durata di secrezione della melatonina, che, essendo in relazione con la durata-lunghezza della notte, risulta essere più corta in estate.
Una luce di sufficiente intensità sopprime la produzione di melatonina e concorre a settare in modo diverso la circadianità dei ritmi sonno-veglia.
E’ ormai noto alla psichiatria come lo squilibrio dei ritmi circadiani si associ ad aumentato rischio di patologie psichiatriche maggiori (Arendt J, et al., 2017).
Anche “l’abuso” di compagnia e socialità potrebbe richiamarci a quel sano silenzio e spazio di solitudine, o meglio a quel momento dell’Io-con-Me, in cui riusciamo a dare ascolto e, quindi, voce, ai nostri bisogni, in cui ci collochiamo tre le meridiane e parallele delle nostre emozioni, in cui focalizziamo i nostri pensieri con quella libertà e aderenza alla realtà che sanno di salute e di armonia.
Ripenso pertanto a quell’antico richiamo Conosci te stesso, di cui la stagionalità delle dinamiche naturali, interpersonali e intrapsichiche ne è forma.
Buon prosieguo di estate
Psichiatra, dottoranda in neurscienze presso ITAB, Università degli Studi "G. D'Annunzio"
L’Analisi Transazionale (AT), sviluppata da Eric Berne negli anni ’50, è teoria psicologica e come tale...
Secondo Berne, ogni persona ha tre Stati dell’Io, quali istanze interiori facilmente rintracciabili: Esempio pratico: Immagina...
Benvenuti in questa nuova rubrica dedicata all’Analisi Transazionale (AT)!Oggi, a 12 anni dal mio esame come...
Iconografia più intensa non c’è. Penso alla madre che studia. Penso al padre adottivo che cura....
La salute mentale ci interroga e riguarda. Tra le pieghe delle nostre fragilità, negli incavi dei...
Gli interventi avranno lo scopo di illustrare le competenze necessarie ed il quadro normativo che determinano le varie figure professionali, rispondendo alle seguenti domande: chi è, cosa fa, quali norme regolano la professione, quale percorso formativo bisogna seguire, prospettive lavorative.
Ho pensato questo evento di condivisione, se sei uno studente di psicologia o uno psicologo.
Parleremo insieme di un caso clinico da me seguito e ti mostrerò come ho impostato il piano di trattamento a partire dalla richiesta del paziente.
Un approccio pratico, ti offrirò anche riferimenti bibliografici.
Staremo insieme saremo in una sessione Skype condivisa e saremo in 4 massimo in 6.
Per essere sempre aggiornato, iscriviti alla newsletter gratuita: ogni mese contributi interessanti per te!
You must be logged in to post a comment Login