Analisi Transazionale
Il gioco d’azzardo
Possibili prospettive e risposte al crescente problema di molte famiglie: la ludopatia

Possibili prospettive e risposte al crescente problema di molte famiglie: la ludopatia
Uno studio condotto da ricercatori dell’Istituto di Fisiologia Clinica – CNR – Sezione di epidemiologia e Ricerca sui Servizi Sanitari nel Dipartimento di “Patologia delle dipendenze” ASL TO3 Regione Piemonte e pubblicato nel novembre 2010 attesta come in Abruzzo una percentuale che va dal 39.5% al 44.3% dichiara di aver giocato d’azzardo almeno una volta nella vita.
Tra questi l’8.5% ha un profilo di rischio moderato/grave di gioco patologico. Il 20% dei giocatori prova l’impulso a giocare somme di denaro sempre più grosse e a tenere nascosta l’entità della giocata.
Il DSM IV Tr, (Manuale Diagnostico-Statistico dei Disturbi Mentali) descrive la Dipendenza da Gioco con questi criteri:
Persistente e ricorrente comportamento di gioco d’azzardo maladattivo, come indicato da cinque (o più) dei seguenti:
Il comportamento di gioco d’azzardo non è meglio attribuibile a un Episodio Maniacale.
Questa dipendenza diviene con molta frequenza la “malattia” di un intero sistema familiare,il cui esito è quello di uno sfaldamento del nucleo e spesso la messa “alla porta” di colui il quale presenta tale comportamento.
A tal proposito, infatti, sarebbe auspicabile, nel voler progettare interventi di supporto per questa che sembra essere sempre di più una vera e propria piaga, raggiungere dapprima coloro i quali soffrono di dipendenza da gioco, e i loro familiari e amici, offrendo supporto e un percorso di psicoterapia individuale, di gruppo e di coppia. E poi promuovere una corretta cultura del gioco.
L’intera comunità pertanto dovrebbe:
A proposito del punto n°3 certamente tutti noi ormai siamo a conoscenza di quanti milioni di euro muova questo tipo di dipendenza, con apparenti introiti non solo per i privati ma soprattutto per lo Stato. Ma i costi sociali di questo problema sono pressocchè incalcolabili.
Non resta che sperare, pertanto, che presto si arrivi all’autentica prevenzione, quella che non legalizza l’azzardo, quella che promuove salute e benessere nei fatti, quella che cura un unico interesse: quello della collettività.
Ciao, mi chiamo Francesca di Sipio e sono l'ideatrice di questo portale web. Sono una psicologa clinica, psicoterapeuta, analista-transazionale ad approccio integrato, psicologa dello sport. Il mio studio è sul territorio di Chieti-Pescara. Mi trovi sui social, sulla mail ma soprattutto al 3477504713
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