Le favole possono essere lette, ascoltate, inventate.
Inventarle ci permette di liberare la nostra fantasia e di proiettare e far emergere quei personaggi la cui funzione risiede dentro di noi.
Chiedere ad un bambino di mettere in scena la storia che lo abita significa permettergli di far emergere in un linguaggio comprensivo la propria esperienza interiore e quando l’esperienza interiore si fa linguaggio, è possibile un cambiamento.
Le favole in terapia possono essere create dal bambini, dal terapeuta o co-costruite.
Allora in quella storia possono inserirsi personaggi nuovi e possiamo far uscire di scena quelli più antipatici o trasformarli e raccontarci che integrare è possibile e comprendersi anche.
Indagare, ad esempio, la favola preferita, permette al terapeuta di conoscere di più il copione del bambino, ovvero il proprio processi, i ruoli e gli esiti che lui ha imparato nella sua vita e di renderne possibile un cambiamento.
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