Il lavoro terapeutico con la coppia è interessante, fruttuoso, utile, importante.
Le coppie si rivolgono ad un terapeuta quando attraversano un momento di difficoltà: ad esempio legato ad una fase specifica dell’arco di vita oppure legata e modalità relazionali che risultano ormai disfunzionali alla coppia stessa.
Ad esempio alle volte uno dei due membri comincia a sentire nuove esigenze o è soggetto ad un cambiamento personale che richiede un riadattamento di ritmi, modalità e impostazioni dei bisogni personali e di coppia.
Nel mio modo di lavorare con la coppia ho presente due aspetti: la coppia in sè e i singoli membri.
Capita ad esempio di riflettere sulle dinamiche e su un più funzionale concetto di simbiosi.
Simbiosi nel mio approccio ha anche un’accezione positiva, questo capita quando, la coppia, dà vita al Sè della coppia in virtù del fatto che ciascun membro mette a disposizione uno o due stati dell’Io.
Ad esempio in una dinamica, in una transazione o in un periodo lui può mettere a disposizione il Genitore e l’Adulto e lei in suo Bambino. La totalità della coppia è formata da tutti e tre gli Stati dell’Io.
Tuttavia questi ruoli o Stati dell’Io possono con facilità e flessibilità scambiarsi. In questo consiste la buona salute della coppia.
Alle volte i due partner si cristallizzano in posizioni esistenziali fisse. Questo genera, nel tempo, malcontento. Tuttavia si può continuare in questo modo per anni.
Può capitare che uno dei due senta quel ruolo, ad un certo punto, stretto e che si cominci a ribellare a quello schema. Questo genera un disequilibrio e la necessità di ripristinare un’omeostasi funzionale.
In questi casi io lavoro prima con la coppia, per renderla consapevole di tale dinamica e poi con ciascun membro della coppia, in modo individuale e alla presenza dell’altro.
Può anche capitare di convocare uno solo dei due membri per svariate ragioni. In tal caso il nostro contratto prevede una particolare forma di tutela: non esistono segreti e ciò che viene detto può essere riferito, se utile, alla persona assente.
Accompagnare una coppia è un aspetto del lavoro di un clinico davvero tanto interessante.
Ho visto coppie ricucire ferite importanti: quella della perdita di un figlio o dell’infertilità, quella di un tradimento o della mancanza di accordo come genitori.
Ho visto coppie confliggere e poi arrendersi ad un amore finito e alla voglia di non continuare insieme la vita.
Ogni passaggio implica un lavoro su sè e ogni consapevolezza apre nuove strade e possibilità di essere felici.
Noi rimarremo insieme, se noi ci capiremo,
se ci perdoneremo gli sbagli che faremo.
Noi rimarremo insieme, se avremo volontà,
se riusciremo insieme a darci libertà.
L. Cherubini
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