La famiglia, nella sua espressione di sistema emozionale e nello sviluppo del suo ciclo vitale, è composta da interazioni sia verbali sia analogiche che coinvolgono gli adulti ovvero il marito, la moglie e la loro coppia, l’insieme dei figli, quello dei genitori e quello dei fratelli. Essa è «un sistema autocorrettivo stabilmente collegato, tendente alle all’omeostasi»[1].
Questo significa che le famiglie sono come organizzate da una sorta di tendenza a mantenere lo status quo, grazie a regole di interazione e di comunicazione più o meno rigide e prevedibili.
In quest’ottica le azioni e reazioni dei componenti della famiglia sono psicologicamente e relazionalmente in mutua influenza e sono tese a far restare più o meno invariati i ruoli che i coniugi hanno implicitamente scelto attraverso la propria vita individuale prima e di coppia poi.
Ma come nasce una famiglia?
La vicenda familiare si snocciola all’interno di un tempo che è sintesi di un’architettura complessa che la psicologia definisce arco di vita, caratterizzata dalle storie individuali dei componenti della famiglia e dalla storia della famiglia stessa. Storie che sono in relazione con quelle ad essa esterne e con la società stessa.
Le varie tappe del ciclo vitale dalla famiglia sono contrassegnate da eventi significativi come le nascite e le morti, le crisi e i grandi cambiamenti che ne modificano la struttura stessa.
Come prima fase normativa si nota la separazione dalla famiglia di origine per la creazione di una famiglia propria, in seguito la nascita dei figli, la crescita di questi e il loro svincolo, l’invecchiamento, la separazione della coppia coniugale e la morte di uno dei due coniugi.
Questi eventi sono appartenenti ad una normalità attesa e conosciuta dai coniugi stessi e vengono definiti normativi.
Esistono poi eventi cosiddetti paranormativi, ovvero inattesi e imprevedibili come la separazione, una morte improvvisa, la perdita del lavoro, una grave malattia. Il loro superamento appare determinato dalla minacciosità attribuita all’evento stesso e dalla qualità delle risorse presenti nella famiglia[13].
Così possiamo dedurre come la famiglia sia un complesso groviglio di relazioni reali e fantasmatiche, consce e inconsce, implicite ed esplicite, dentro le quali si formano le personalità del futuro.
[1] M. Andinolfi, Manuale di psicologia relazionale. La dimensione familiare, Accademia di Psicoterapia della Famiglia, Roma, 2009, p.14.
[13] M. Andinolfi, Manuale di psicologia relazionale, p.31.
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