Le costruzioni consentono al terapeuta e al piccolo di ambientare storie e racconti e mentre si fa ci si conosce, ci si apre, ci si orienta.
Spesso i muri che si costruiscono vengono eretti con molta cura, se ne valuta la funzione, l’estetica, l’altezza.
Capita poi che si avverta l’esigenza di abbatterli, di fare spazio e di lasciare che il flusso delle emozioni scorra oltre quegli argini.
Capita che i muri si facciano più bassi, perché il confine dia comunque spazio alla luce.
Capitano che in essi si aprano fessure, porte, passaggi.
Capita di ricostruirli con funzioni nuove.
Così capita che giocando emergano bisogni, paure, prospettive e un nuovo senso di Sè.
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