Ogni bambino è un gruppo

Ogni bambino è un gruppo. (D. Munari Poda)

Ma cosa vorrà dire con questa affermazione Dolores Munari Poda, illustre terapeuta dell’età evolutiva e già premio Berne nel 2009?

Quando incontriamo un bambino nella nostra stanza di terapia, incontriamo con lui in senso reale anche i genitori o, molto più raramente, anche i nonni o fratellini quando necessario, ma in senso meno materico incontriamo ogni persona per lui significativa: insegnante, allenatore, catechista.

Ed è vero che questo accade anche con gli adulti, poiché siamo dentro molte relazioni significative che ci cambiano e ci abitano.

Ma con un bambino questa affermazione è ancora più vera, in modo particolare perché per molti aspetti quell’universo non è scelto dal bambino stesso, bensì dai genitori o dai tutori.

Ogni bambino è un gruppo perché da piccoli apprendiamo tantissimo dalle relazioni ed esse ci modellano in un modo unico e straordinario.

Ogni bambino è un gruppo anche in senso sistemico, perché il senso della storia della sua famiglia trova compimento in lui e lui ne sarà un portatore ma anche un modificatore.

Ogni bambino è un gruppo, perché abitato da voci, persone, fantasie, espressioni che nella terapia trovano spazio attraverso il gioco, la fantasia, le storie.

In quel posto “magico” il bambino incontra il terapeuta e se stesso e impara ad approcciare il mondo attraverso la forza di nuovi permessi, offerti dal terapeuta in modo naturale e semplice.

L’Analisi Transazionale infantile è arte sottile.
Essa implica e prevede raffinatezza, ricchezza intuitiva e acuta comprensione  dell’aspetto relazionale rispetto al bambino, alla famiglia e all’ambiente.
Sulle delicate spalle di ogni cucciolo è appollaiato tutto intero il suo albero genealogico.
Ogni vicenda di bambino ha intricate radici che affondano lontano, spesso nel male oscuro di vicende familiari irrisolte. (D. Munari Poda, 2009)

Il nostro compito tra un gioco e una fiaba, tra un disegno e un racconto è quello di ascoltare con orecchie speciali, quelle del cuore,  quelle vicende e offrire loro una risoluzione morbida e liberante.

Quando questo accade, gioia e commozione si mescolano e traboccano abbondanti di grazia e gratitudine.