C’è un momento importante in un percorso terapeutico ed esso avviene quasi all’inizio del lavoro.
Dopo un’attenta analisi anamnestica e il lavoro sugli obiettivi, il terapeuta inizia a cogliere nelle narrazioni del paziente dei collegamenti, dei processi che si ripetono in forme diverse, in ambiti relazionali differenti o in contesti apparentemente distanti.
Un modo di essere con l’altro e con se stessi che è una specie di ritornello e che ritorna di tanto in tanto, con effetti più o meno dolorosi.
Come visto in altri articoli, questo ritornello lo chiamo -in accordo con Berne- copione.
Il paziente consapevolizza, così, un modo in cui arriva a trovarsi quasi sempre con lo stesso vissuto: vengo estromesso, mi trattano male, prendo una fregatura, vengo deluso, deludo ecc. ecc.
Questa consapevolezza è il primo passo verso un cambiamento possibile.
Questa consapevolezza ha in seguito da sposarsi con la possibilità di iniziare a procurarsi situazioni nuove, anche se si resta nello stesso posto di lavoro, tra gli stessi amici, nella stessa famiglia.
Sapere come ci muoviamo tra le nostre relazioni e gli effetti di quel nostro modo di porci ci permettere di compiere, in accordo con nuovi modi di sentire le risonanze emotive, scelte nuove e buone per noi stessi.
Riassumerò per punti piuttosto discorsivi il processo.
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Si passa, pertanto, da una nuova visione del funzionamento del mondo e di sè stessi;
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alla produzione di nuovi simboli per elaborare l’esperienza vissuta;
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quindi si va verso l’accoglienza di sè e l’integrazione degli aspetti positivi e negativi;
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questo passaggio permette quell’assunzione di potere sulla realtà che ci consente anche di esprimere bisogni e vissuti.
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Arriva, pertanto, un momento molto delicato: quello del perdonare se stessi o l’altro per ciò che abbiamo vissuto;
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questo passaggio permette fare l’esperienza di avere più fiducia in sè e negli altri.
Un lavoro utile, i cui effetti ricadono a pioggia in scelte concrete verso quell’amore di sè e considerazione del contesto e degli altri che tanto fanno la nostra realizzazione.
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