Settembre, come detto più volte in altri articoli, è un tempo buono, un tempo per progettare un tempo nuovo.
Chiedo scusa per il gioco di parole.
Il senso di ripresa delle attività e della quotidiana routine contiene in sè stress.
Sappiamo però che lo stress di per sè non è un fattore negativo… esso può diventare distress o eustress.
Ovvero una tensione quasi paralizzante o un’energia che viene convogliata verso una crescita.
Da cosa dipende l’uno o l’altro esito?
Molto da come trattiamo noi stessi: un approccio alle nuove attività sereno, conciliante, felice, aperto, disposto al sacrificio ma anche al gustare le gioie dei traguardi raggiunti è la chiave vincente.
Parlare pertanto a se stessi e progettare le vecchie o nuove attività con parole nuove, che aprano a significati delicati, profondi, liberi, protettivi può rappresentare un nuovo modello da seguire.
Pensati, parlati e guardati in modo accogliente.
Questo significa non affollare l’agenda, non affannare il passo, non pretendere da te la perfezione.
Questo significa rispettare i tuoi tempi, riprendere al tuo ritmo, darti il permesso di fallire, il permesso di perdere, il permesso di vincere, il permesso di realizzarti.
Settembre: prova a pensarti in un divenire in cui puoi scegliere e darti la splendida responsabilità di te stesso.
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