I Il Decreto in cui è contenuto quello che è stato chiamato Bonus Psicologo dovrà essere approvato in camera e Senato e prevede lo stanziamento d 10 milioni di euro per gli Enti Pubblici che si occupano di salute mentale (ASL, consultori) e 10 milioni di voucher per i cittadini con un ISEE inferiore a 50 mila euro da usare privatamente (psicoterapeuti libero-professionisti).
È possibile interpretare questo Decreto come un timido segnale di presa in considerazione della questione che ci riguarda tutti: la nostra salute mentale.
I fondi stanziati sono insufficienti: coprono un anno o un anno e mezzo di potenziamento del Pubblico e rendono accessibile la psicoterapia a 18 mila cittadini.
I criteri su come si rientrerà tra questi pochi privilegiati non ancora sono chiari.
Tuttavia io noto un’altra conseguenza di questo Decreto: la necessità di chiarire alla popolazione la differenza tra consulenza psicologica, counselig oconsulenza non psicologi.
Immagino chi è in cura da uno psicologo o ne conosce uno e vorrebbe iniziare un percorso con lui.
Sarà importante chiarire come mai -forse- il bonus non riguarda quella categoria di professionista.
Qualcuno è seguito da un counselor e dovrà capire che quest’ultimo non di occupa della sua salute mentale, ovvero che non è un professionista sanitario.
Voglio essere chiara: io sono a favore di un riconoscimento per questi ultimi. Dal riconoscimento, infatti, nascono diritti, sempre utili, doveri, sempre importanti e soprattutto tutela.
Abbiamo ancora molto da fare come psicologi in merito a una diffusa e capillare cultura circa i temi legati alla salute: creare consapevolezza sulle differenze tra psicologo e counselor è solo uno dei punti e nemmeno il più importante.
Questo bonus tuttavia chiarirà a molti le differenze tra le nostre professionalità unicamente se noi psicologi e psicoterapeuti ci porremo in un adulto atteggiamento di ascolto e offerta di informazioni alla popolazione.
È il momento di smettere le inutili guerre fratricide tra due professioni differenti e per le quali c’è spazio.
È il momento di comunicare bene, dovremmo saperlo fare!
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