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Le ferite nell’attaccamento si possono riparare, a dircelo è la prof.ssa Maria Spinelli, docente di Psicologia dello Sviluppo Emotivo presso l’Università di Chieti, che sottolinea come bisogna tenere presente la pervasività di queste ferite: pensiamo agli abusi o ai maltrattamenti.
La scienza, con Bowlby, ci dice come ciascun bambino si formi un MOI (Modello Operativo Interno), che è come una “media” nella qualità delle primissime relazioni con gli adulti di riferimento.
Per guarire le ferite in queste relazioni sono importanti gli altri adulti di riferimento presenti nella vita di un bambino: un nonno, una maestra, l’altro genitore, un educatore.
Poi c’è la psicoterapia, luogo in cui le carenze relazionali vengono curate.
“Quando ci rendiamo conto -spiega la Spinelli- che il nostro modo di vivere è in qualche modo limitante, rispetto a quello che è il nostro desiderio di stare in relazione intima a con gli altri, allora la psicoterapia può essere utile”.
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