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Paolo Nicolai, campione mondiale di beach volley, ci parla del ruolo dello psicologo dello sport nella costruzione della carriera e della mentalità di un campione.
“Grazie ad un lavoro lungo con lo psicologo – spiega il campione di Ortona- riesci a trovare quei due o tre punti di forza cui aggrapparti nei momenti di difficoltà. È un lavoro su quello che hai e che dimentichi di avere in campo. Significa anche imparare a mantenere la calma e non affrettare tutto. È un lavoro sui tuoi punti di forza, che non vengono cancellati, anche se la partita sta andando male. La consapevolezza che le difficoltà fanno parte della partita.”
Ma cosa significa essere in coppia ed essere una squadra?
“L’uno ha bisogno dell’altro. Non esiste una vittoria o una sconfitta personale. Ma tutto è sempre di squadra“.
Ci spiega Paolo che il percorso con lo psicologo è teso anche a potenziare la capacità di aiutare e farsi aiutare, a pensarsi squadra.
Grazie al supporto psicologico si impara che il rispetto e si consapevolizza che “senza il compagno il risultato non è possibile. Quindi, attraverso una prestazione individuale e il pensare a quello che io posso fare per la coppia, si arriva ad una prestazione di squadra che maggiore rispetto alla somma di due semplici individualità.”
Un training, un allenamento mentale, ma ancor prima una educazione relazionale, utile in campo, certamente, ma bagaglio prezioso con cui attraversare il percorso dell’esistenza per tutti.
Lo psicologo aiuta.
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